Alimentarsi durante le feste: piccoli spunti psico-nutrizionali.

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Stanno per arrivare le tanto attese festività natalizie e con esse una serie di pranzi e cene in cui spesso si tende ad eccedere con l’introito calorico.

Si tratta soprattutto di un atteggiamento mentale, che tende a far dimenticare le sane abitudini, sostituite da tanti piatti golosi e sofisticati, trascinati dall’atmosfera di festa e dal calore di parenti e amici.

Dal punto di vista dietologico, vi posso dare una buona notizia: per qualche giorno è concesso fare strappi alla regola e alimentarsi secondo il nostro gusto, stando in compagnia e godendosi pranzi e cene. Anzi, questo può sicuramente contribuire ad un sano benessere interiore.

Ovviamente, le abbuffate non devono superare i due, massimo tre giorni, per non rischiare di vanificare gli sforzi fatti in precedenza, e seguendo alcuni accorgimenti per limitare i danni.

Ecco quindi qualche piccolo consiglio per evitare di sovraffaticare la digestione e non accumulare chili di troppo:

– Cercare sempre comunque di moderare le quantità, assaggiando i vari cibi senza esagerare.

– Non accompagnare le pietanze principali con il pane, che apporterebbe ulteriori calorie e appesantirebbe il pasto.

– Argomento dolci, che nel periodo natalizio non mancano mai: meglio mangiarli lontano dai pasti, preferendo assumerli a colazione o durante la merenda pomeridiana.

– Attenzione infine a non esagerare con gli alcolici, che sicuramente fanno convivialità, ma apportano calorie dette “vuote”, in quanto non forniscono nutrienti utili per l’organismo.

 

Ricordiamo poi che la psiche gioca un ruolo fondamentale su ciò che riguarda il nostro rapporto con il cibo.

Dal punto di vista psicologico, è quindi importante tenere sempre a mente questi suggerimenti:

– Non mangiare in fretta, anzi assaporare ogni singolo boccone e goderne a pieno il gusto; questo farà stare meglio corpo e mente.

– Ricordarsi che non è necessario mangiare tutto quello che vediamo in tavola, è importante scegliere ciò che più ci piace e ci attira in quel momento, senza dover per forza assaggiare ogni pietanza.

– Verso la fine del pasto, fermarsi un attimo e fare un “controllo della sazietà”, per capire se ciò che si è mangiato è sufficiente e se sia il caso di smetterla lì, senza affaticare ulteriormente il sistema digestivo.

– Nel caso aveste comunque abbondato, non fatevi prendere dai sensi di colpa, non si tratta di un danno irreparabile, quindi autopunirsi è controproducente; è invece importante pianificare come regolare la vostra dieta a partire dai giorni successivi.

E’ fondamentale imparare a considerare l’alimentazione non solo come un modo per “riempire lo stomaco”, ma anche come una sorta di rituale positivo, utile sia nell’aspetto personale, che in quello sociale.

Ricordate che la sazietà deve essere soprattutto mentale, quella gastrica viene di conseguenza, impegnandosi a non strafare, rispettando il proprio corpo e godendo comunque della compagnia di amici e parenti, con i quali si possono anche fare delle sane passeggiate, meglio se a passo svelto per almeno 20 minuti consecutivi, per smaltire con più facilità le eventuali calorie di troppo.

 

Dr.ssa Eva Bergamo – Nutrizionista

 

Fonte : OKSALUTE